Juventus, penalizzazione subito: ecco quali sono i tempi della giustizia sportiva secondo la Gazzetta dello Sport. Il rischio che corrono i bianconeri
Non solo l’indagine giudiziaria, ma torna in scena anche la giustizia sportiva che ha nel mirino quella che è stata la “manovra stipendi” della Juventus. Era il 2020, era appena arrivato il Covid, e molte società avevano chiesto ai calciatori un taglio visto lo stop del campionato. Allora, in quei mesi, la Juve aveva comunicato di aver trovato un accordo per il taglio di quattro mensilità.
“Nelle pagine della chiusura indagini si ribalta il giudizio: l’accordo, scrivono i pm, rappresenta “falsamente” la situazione. Perché l’intesa società-calciatori non prevedeva la rinuncia alle quattro mensilità marzo-giugno, ma “ad una sola, con recupero certo e incondizionato” delle altre tre, e con un effetto finanziario positivo non di 90 (cifra a bilancio), ma di 22.354,647,70 euro”. Questo scrive la Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina, che mette in evidenza come adesso il problema non solo le plusvalenze ma appunto questo “accordo” che era stato trovato ma non del tutto chiaro.
Juventus, i tempi della giustizia sportiva
Insomma, ci sono delle indagini che faranno il proprio corso ma il quotidiano questa mattina svela quali sono le possibili decisioni della procura federale sotto l’aspetto prettamente sportivo, ovviamente: tutto si gioca sull’articolo 31 del codice di giustizia sportiva dove si legge, nel comma 4, “la penalizzazione di uno o più punti in classifica per la società che mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, si avvale delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti”.
Se la Juventus dovesse avere uno o due punti di penalizzazione, e dovesse perdere qualcosa, ad esempio la qualificazione alla prossima Champions League, le eventuali sanzioni sarebbero comminate in questa stagione, qualora si arrivasse alla certezza del dolo. Se invece non dovesse perdere nulla allora sarebbe tutto rinviato alla prossima stagione. E i tempi? Non prima di marzo, almeno. Insomma, la strada è lunghissima ancora.