Senegal-Olanda, il sosia di Gullit e quella nascita prima del Mondiale. Cosa non si fa per essere presenti a Qatar 2022.
Che cosa non si fa per essere presenti al Mondiale. Che cosa non si fa per non mancare ad un appuntamento così importante per i calciatori. Perché da bambino tutti sognano di rappresentare la propria Nazione all’evento più importante per il mondo del calcio. E se non credete che non si è disposti davvero a tutti, allora non avete letto la notizia del difensore olandese del Manchester City Aké, che nel recente passato è stato anche accostato ad alcune squadre italiane.
Allora, il giocatore – che è in campo dall’inizio nella sfida contro il Senegal – la scorsa estate ha sposato Kaylee, la sua compagna. Che era incinta al momento del matrimonio e che sapeva che gli ultimi giorni della gravidanza sarebbero stati intorno al 20 di novembre. Una data difficile per Akè, che sarebbe stato in Qatar con la squadra allenata da Van Gaal. E allora che fare per vedere almeno per alcuni giorni la figlia? Ecco la risposta.
Senegal-Olanda, parto indotto e via al Mondiale
Sì, il giocatore, insieme alla moglie, hanno deciso di indurre il parto, così come lui stesso ha raccontato al Telegraph. “Abbiamo deciso di indurre il parto così ho potuto essere presente. Doveva arrivare il 20, ma per quella data non c’era nessuna possibilità per me di vederla. Quindi è arrivata poco prima che me ne andassi e sono riuscito a passare un paio di giorni con la bambina prima di unirmi all’Olanda”. Una decisione che ovviamente è stata presa in sintonia con la moglie che di buon grado ha accettato.
“Da ragazzino guardi sempre i Mondiali quindi andarci è stata sempre una cosa che ho desiderato – ha detto ancora Aké, quasi giustificando questa scelta – e ci aspettiamo molto da noi stessi. Dobbiamo credere che possiamo vincere il torneo e poi vedere alla fine dove siamo riusciti ad arrivare” ha concluso. Lui intanto ha visto nascere la figlia ed è volato con un’enorme gioia nel cuore.