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Inghilterra-Iran, inglesi in ginocchio e fascia arcobaleno: cosa sta

by Sabrina

Inghilterra-Iran, caos prima del secondo match del Mondiale: il comunicato della Fifa impone il dietrofront a sette federazioni.

La sfida tra Inghilterra e Iran, il secondo match di Qatar 2022, non è ancora iniziata ma già ha alimentato diverse discussioni. Nel mirino stavolta è finita la fascia da capitano “One Love”, la famosa fascia “arcobaleno”. Un simbolo dei diritti civili e della comunità Lgbtqi, che alcuni capitani avrebbero voluto indossare, tra cui l’inglese Harry Kane. L’attaccante del Tottenham in Qatar non potrà farlo. Se dovesse contravvenire verrebbe sanzionato con un cartellino giallo, come ha fatto sapere la Fifa attraverso un comunicato. In questa nota il massimo organo internazionale ricorda che si tratta di una posizione in perfetta linea con l’articolo 13.8.1 del Regolamento equipaggiamento Fifa.

L’unica fascia che si potrà portare sul braccio, infatti, è quella della campagna “No Discrimination”, portata avanti dalla Fifa. L’articolo in questione infatti recita che “i giocatori possono indossare solo abbigliamento ed equipaggiamenti ufficiali forniti dalla Fifa”.

Inghilterra-Iran, Kane non potrà indossare la fascia simbolo dei diritti civili

La fascia “On Love”

La fascia “On Love”


I sette capitani che sarebbero dovuti scendere in campo con la lascia “One Love” in realtà erano già a conoscenza di ciò. Ed avevano rinunciato ad indossarla. Il primo era stato l’olandese Virgil van Dijk, che dopo un consulto con la federazione aveva fatto sapere che non lo allettava affatto la prospettiva di essere ammonito ancora prima di iniziare il match.

Successivamente, come racconta la Gazzetta dello Sport, le federazioni di Inghilterra, Galles, Germania, Belgio, Danimarca, Svizzera e Olanda hanno diramato un comunicato congiunto. “La Fifa è stata molto chiara sulle sanzioni che i nostri capitani avrebbero indossando la fascia “One Love” in campo – è scritto nella nota ufficiale – Come federazioni non possiamo mettere i nostri giocatori in questa posizione, così abbiamo chiesto ai capitani di rinunciare. Eravamo pronti a pagare delle multe. Ma non possiamo comunque mettere i giocatori nelle condizioni di essere ammoniti o magari costretti a lasciare il campo. Siamo molto frustrati dalla decisione della Fifa, i nostri giocatori e allenatori sono delusi: sono forti sostenitori dell’inclusione e mostreranno supporto in altri modi”.

La nazionale inglese, in ogni caso, si inginocchierà prima del fischio d’inizio, così come aveva già fatto durante l’Europeo nell’ambito della campagna “Black Lives Matter”.

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